Impossibile parlare di accidentalità, già sono in atto indagini e la pista dolosa per gli incendi sul Vesuvio è chiara, così come è chiaro che i criminali che hanno iniziato questo scempio, non sono figli della nostra terra. A rilento i soccorsi, pochi mezzi e troppe “emergenze”.
Perché ogni volta è una nuova ordinaria emergenza Vesuvio.
E’ da questa riflessione che nasce l’idea di un flash-mob per dichiarare il lutto ambientale: appuntamento sabato mattina alle 10 a piazza Dante a Napoli per una protesta contro i roghi sul vulcano. “Il senso di impotenza affligge tutti, ma c’è qualcosa che possiamo fare: provare a far sentire la nostra voce. Abbiamo il dovere di provarci. Simbolo di questa protesta pacifica sarà la Ginestra o fiore del deserto, canto di Giacomo Leopardi ambientato sul nostro Vesuvio, simbolo del coraggio e della resistenza estrema di fronte a un destino inevitabile”.
“E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce”, recitava il canto. Gli attivisti sono convinti che “non risolveremo nulla, ma abbiamo il dovere di provare a fare qualcosa”.