Una scelta insensata e dannosa quella che vuole smantellare la Funivia di Castellammare di Stabia che porta al Monte Faito. L’assurda decisione è stata presa a seguito di un incontro tra l’ Assessorato ai Trasporti Regionali e i componenti dell’associazione “Pro Natura”.
Pare che lo smantellamento sia stato previsto prima della stagione estiva, motivo per cui nonostante lo stanziamento di 2 milioni di euro, la demolizione dell’impianto avverrà solo tra qualche mese, a meno che non si faccia avanti qualcuno che ne prenda in carico la gestione.
Oramai la funivia “viaggiava” a rilento già da un po’ tanto che nemmeno per il giorno “di pasquetta”, giornata da trascorrere in montagna per antonomasia, lo stabile sarebbe stato aperto al pubblico.
Un duro colpo questo per i cittadini di Castellammare di Stabia che oramai da mesi combattono per mantenere in vita la Funivia chiedendo, con migliaia di firme, che lo stabilimento venga riaperto e reso agibile per i tanti che vorrebbero usufruirne.
Per un po’ si era perfino paventata l’ipotesi di un finanziamento regionale in grado di rimetterla in sesto, proprio come quando fu costruita nell’agosto del 1952, per ridare al Monte Faito una dignità turistica oramai scomparsa.
Sette minuti di traversata a strapiombo sul mare, sospesi tra acqua e montagna, sette minuti di magia che potrebbero essere cancellati per sempre nonostante le lotte e le resistenze degli Stabiesi.
Un vero e proprio colpo all’economia e al cuore della città che ha raccolto migliaia di firme per evitare un simile epilogo. Continuiamo a chiederci quindi a cosa sia servito sbloccare un finanziamento senza prevedere prima un nuovo piano d’azione.
A rendere la situazione ancora più grottesca, proprio la questione dei fondi che, nel caso non si faccia avanti nessuno per la gestione dell’impianto, verranno utilizzati per la demolizione e non per la tanto attesa riqualificazione.
Per ora la cittadina non si arrende e, capitanata dal consigliere Francesco Russo, si dichiara pronta a difendere quella montagna che da sempre è stata fonte di turismo e ricchezza: “In qualunque parte del mondo invidiano la ricchezza variegata della nostra località. Quale altra città della terra – afferma Russo – può permettersi di raggiungere il mare e poi la frescura di 1400 metri della sua montagna nel giro di un quarto d’ora? Dal mare al monte, dalle cure termali ai siti archeologici, dai prodotti della terra alle tradizioni popolari, dalla sapienza dell’arte culinaria alla maestranze del sito navale, dalla pesca alle commedie di Raffaele Viviani ed Annibale Ruccello. Nel tempo in cui tutto sembra compromesso, tutto sembra perso ed ogni speranza vana, c’è bisogno che gli Stabiesi ritornino ad essere cittadini attivi, il fulcro della rinascita, capaci di difendere con le unghie e con i denti le risorse che abbiamo. Non bisogna rassegnarsi alle difficoltà atroci del momento – aggiunge il consigliere comunale- ma bensì lottare, animati dalla consapevolezza che il patrimonio vada salvaguardato. La funivia non si deve toccare, piuttosto aprire ad investimenti che portino il Faito a tornare ad essere quella meta ambita da migliaia di turisti ogni anno. Ci tolgono la funivia? Iniziamo a firmare affinché non accada”
Per partecipare alla petizione è possibile richiedere i moduli al seguente indirizzo funiviamia@libero.it .