Tunisi – “Abbiamo fatto un altro passo avanti: non era semplice coinvolgere altri Paesi africani, abbiamo un gruppo di contatto importante da parte dell’Europa e oggi si sono aggiunti alla Tunisia e alla Libia, l’Algeria, il Niger, il Mali e il Ciad che sono Paesi chiave per il controllo della rotta del Mediterraneo centrale”. Così il ministro dell’Interno, Marco Minniti, intervistato ieri dal Tg1 in onda alle 20 al termine della riunione del Gruppo di contatto Europa-Africa a Tunisi.
“L’idea – rileva Minniti – è abbastanza convincente. Si tratta di governare i flussi migratori e di farlo in Africa, di farlo con progetti di sviluppo di lungo periodo e di medio periodo e farlo con interventi immediati che consentano di avere dei centri di accoglienza che governino i flussi migratori, che prevedano il rispetto dei diritti umani”.
Per il ministro “è molto importante che si sia deciso un passo che va nella direzione dei rimpatri volontari assistiti. Governare i flussi in Africa e se possibile rimpatriare con opportunità di vita coloro che hanno affrontato la sfida dell’attraversamento del deserto. Ecco è una opzione molto forte, molto impegnativa, strategicamente decisiva. Io penso che qui a Tunisi si sia fatto un ulteriore passo avanti.”
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il piano di Minniti sarebbe quello di offrire 3.000 euro ai migranti che scelgono di ritornare in patria: 500 sono per il volo, il resto per iniziare un’attività commerciale o imprenditoriale in patria. Un piano al quale l’Europa avrebbe risposto positivamente stanziando già 200 milioni di euro per la sua attuazione. La somma è destinata ad aumentare visto che anche Germania ed Estonia avrebbero adottato il piano.