Nessuna novità nella scomparsa di Rosa Di Domenico, la 15enne di Sant’Antimo di cui non si hanno tracce da più di due mesi. Nella vicenda c’è l’ombra inquietante di Ali Qasib, un estremista pakistano di trent’anni che l’avrebbe prima circuita sui social e poi abusata e minacciata: “Questo personaggio molto inquietante ha plagiato con il terrore nostra figlia, minacciando di sgozzarci tutti – le parole dei genitori di Rosa riportate da Il Mattino -. Le ha mostrato video e foto dell’Isis per costringerla a comportarsi e vestirsi come una donna araba. Non mangiava nemmeno più la carne rossa. E ora è stata rapita. Portata chissà dove”.
Purtroppo le ipotesi al vaglio degli inquirenti non sono rassicuranti: dal rapimento per la tratta delle bianche, all’arruolamento nell’Isis. Improbabile, invece, la fuga d’amore volontaria con Qasib.
Ieri mattina, i genitori di Rosa e il neo sindaco di Sant’Antimo hanno lanciato un altro appello in un incontro con i rappresentanti delle associazioni delle comunità pakistane, bengalesi e indiane della città.
“Due anni fa – racconta il padre della 15enne – Rosa fu colpita da un post su un social forum di un suo coetaneo che voleva togliersi la vita. Per due mesi si è impegnata a confortare quello che credeva essere un ragazzino della sua stessa età, e che invece era questo Alì Qasib. Allora Rosa ha smesso di chattare e lui è passato alle minacce, tanto che abbiamo presentato denuncia alla polizia postale. Ma lui ha continuato, minacciando mia figlia con la storia dello sgozzamento. Sono convinto che lui l’abbia dapprima costretta a fare delle foto, a subire poi chissà quali genere di abusi e infine l’ha costretta a seguirlo. Ma io non mi arrendo e sono pronto a combattere. Finché Rosa non torna a casa, e fino all’ultimo giorno della mia vita”.