Prosegue il nostro racconto sugli stili di arredamento. Dopo avervi parlato dello stile industriale e di quello minimal, in questo terzo articolo ci siamo avvalsi, ancora una volta, della consulenza di Domenico Moscatiello, esperto del settore interior e CEO di Ristrutturazione Garantita, azienda specializzata nella realizzazione di interni.
Oggi cercheremo di parlarvi di due stili tra loro molto simili, ma che presentano al tempo stesso diverse peculiarità: lo stile rustico e lo stile shabby chic. Entrambi gli stili si allontanano da un presente fin troppo caotico per riabbracciare un diretto contatto con il passato.
“Lo stile rustico – spiega Domenico Moscatiello – si contraddistingue proprio per il richiamo all’ambiente rurale con cui è possibile ricreare un’atmosfera genuina e lontana dai canoni moderni. Non a caso lo stile rustico si ritrova nelle case di campagna o di montagna, quindi distanti dai canoni dell’ambiente cittadino“.
“Lo shabby chic – afferma l’esperto – si rivela adatto a coloro che amano il lato più raffinato degli ambienti avvolti delicatamente dalla patina del tempo. I colori chiari, i tessuti e l’arredamento d’influenza vittoriana permettono di ricreare atmosfere, colori e situazioni da vivere nei nostri ritorni serali, dopo una stressante giornata di lavoro“.
Nato negli Stati Uniti, da sempre presente nelle case di campagna e di montagna, lo stile rustico trova le sue fondamenta nel Regno Unito, nel XVII secolo. Fu caratterizzato anche da elementi utilizzati durante l’esplorazione dei pionieri americani, come ad esempio la creazione del mobilio attraverso tronchi lasciati al naturale, non piallati. Elementi caratteristici di questa tendenza che ritroviamo ancora oggi.
“Anche l’influsso europeo – spiega Domenico Moscatiello – non fu da meno. L’evoluzione e lo sviluppo dello stile rustico fu caratterizzato in maniera predominante anche dai designer, francesi e inglesi, in quanto gli stessi emigranti verso la pursuit of happiness parteciparono non solo allo sviluppo degli stati che andarono a popolare, ma anche allo sviluppo dello stile“.
Lo shabby chic è invece uno stile più recente, nato negli anni ’80, apprezzato non solo sulla West Coast ma anche nel resto del mondo: “Tante sono le influenze che si sono alternate e sommate per realizzare questo stile di arredamento – afferma l’esperto – spaziando dallo stile vittoriano a quello provenzale, rendendolo un vero strumento di eleganza nonché hand-made friendly“.
Anche lo stile rustico si caratterizza per il recupero del passato, della cultura e delle tradizioni di un tempo. Uno stile semplice e grazioso, che rievoca i ricordi e le emozioni della nostra infanzia. Netta, in questo senso, anche la scelta dei materiali utilizzati, come ci spiega l’esperto.
“Protagonista è il legno di olmo, di abete, di rovere, utilizzato allo stato grezzo per i complementi e i soffitti, così come per i pavimenti, che possono essere rifiniti con la stessa qualità di legno. Anche la pietra e il mattone vengono utilizzati per conferire calore, familiarità, per caratterizzare un’ambiente accogliente e senza tempo. Il ferro battuto – spiega Domenico Moscatiello – invece, viene utilizzato come materiale per costituire applique e cancelli, elementi imprescindibili per un ambiente rustico“.
Per rappresentare questo stile: “Inoltre – aggiunge l’esperto – lo stile rustico è caratterizzato dai colori caldi anche per lenzuola, plaid, tende. Il rosso, il giallo, il verde, e dalla fantasia scozzese si delineano come i più tipici per questo stile e si abbinano meravigliosamente alle altre tonalità“.
Di notevole importanza nello stile rustico sono i sistemi di illuminazione. Vengono prediletti lampadari collocati al centro delle stanze e applique ai muri delle pareti.
L’utilizzo del bianco intenso è generalmente ciò che caratterizza l’arredamento shabby chic. Una scelta cromatica che permette di illuminare la casa, creando un’atmosfera romantica e sognante. Lo shabby chic però si presta anche a diverse interpretazioni, adattandosi ad ogni genere di cambiamento. Gli accessori e gli arredi in questo stile possono essere di diverse epoche e di qualsiasi materiale purché siano trasformati sapientemente conferendo all’oggetto un carattere vissuto, usurato, patinato, dai toni delicati come il bianco o il grigio tortora . E’ uno stile dunque basato sull’ “upcycling”( recupero ) e sul “reciclyng” ( riciclo ).
“I colori tenui come il rosa, viola lavanda, l’ecru, carta da zucchero e le stampe floreali un po’ datate – afferma Domenico Moscatiello – sono solo alcune delle tantissime combinazioni che è possibile utilizzare, trasformando il vecchio in una seconda opportunità e personalizzando il nostro arredo di alta qualità“.
Uno stile che si caratterizza anche per l’utilizzo di materiali di pregio come il lino ed il cotone, utilizzati per i tendaggi e per rivestire e decorare il mobilio. Sono proprio i piccoli particolari a valorizzare l’abitazione, come ad esempio “cuscini ricamati,i merletti, i classici lampadari con gocce di vetro e porcellane bianche ma non solo – conclude l’esperto – sono dettagli utilissimi per modificare l’aspetto della camera e per concedere più di quanto non venga dato dai mobili già inseriti all’interno“.
Se volete conoscere in maniera più approfondita l’azienda Ristrutturazione Garantita, ed il CEO Domenico Moscatiello, vi rimandiamo ai seguenti contatti.
Se volete info sul CEO, Domenico Moscatiello, questi i suoi riferimenti: