Rientrano in città i primi napoletani dopo l’attentato a Barcellona. Sono scossi, negli occhi hanno ancora le terribili immagini di quei momenti. I familiari li abbracciano commossi e distrutti dall’ansia che hanno vissuto in questi ultimi giorni.
“Il furgone veniva verso di noi, sterminava le persone come birilli. – ha raccontato un ragazzo a Repubblica – Non c’è difesa dal terrorismo“. “Dopo l’attentato siamo rimasti un giorno chiusi in albergo, avevamo paura“, ha continuato.
“C’è un’impotenza, vedere la paura ed il terrore negli occhi delle persone… – racconta un uomo rientrato in anticipo da Barcellona – Non c’è difesa dal terrorismo, siamo arrivati ad un punto di non ritorno“.
A Capodichino è arrivato anche Gennaro Tiliercio, l’operaio di Pozzuoli scampato all’attentato e che si è ferito ad una gamba mentre scappava dal luogo del terrore.