Come si legge su Il Corriere del Mezzogiorno, accanto al garage c’è un pozzo chiuso da una botola, dove i poliziotti hanno trovato di tutto. Emerge, stando al nuovo sopralluogo delle forze dell’ordine, che in quello stanzone, al di sotto della botola, c’è una camera d’aria piena di liquidi e sangue della vittima.
Secondo una ricostruzione, fatta dai poliziotti, dopo aver fatto a pezzi Vincenzo, Ciro Guarente avrebbe usato quella stanza per far colare i resti del corpo, successivamente al massacro. Sembra un vero e proprio film dell’orrore quello messo in atto dall’omicida. Inoltre prima di provare a murare la vittima, Guarente avrebbe raccolto i pezzi di Vincenzo, messi in tre sacchetti neri bucherellati e posizionati sulla botola per far scorrere il sangue.
Un omicidio cruento e quasi surreale che la polizia sta ancora ricostruendo. Oltre al movente passionale, la gelosia per la ex Heven Grimaldi, spunterebbe anche una pista economica: come ha raccontato lo stesso Guarente, avrebbe prestato dei soldi alla vittima che voleva indietro.
Ci sono ancora punti oscuri da svelare, come il mancato ritrovamento della testa di Vincenzo e il luogo preciso dove sarebbe avvenuto l’omicidio, prima di fare a pezzi la vittima. Si cercano inoltre altri complici, oltre quello che avrebbe dato la pistola a Guarente e lo avrebbe aiutato nell’occultamento del cadavere.