La cultura come arma per combattere il degrado e la corruzione. Anche in un quartiere complesso come quello di Scampia. L’Oratorio Don Guanella ha deciso, infatti, di portare avanti un’iniziativa dall’alto valore simbolico, affinché il quartiere non venga associato, come accade molto spesso, solo all’immagine che ne offre Gomorra.
La società presieduta da Don Aniello Manganiello, infatti, prima di ogni calcio d’inizio, invece del solito gagliardetto, scambierà con la squadra avversaria un libro. Un modo per mostrare l’altro volto di Scampia, quello che i media nazionali non vedono ma che c’è, ed è forte. Non solo un gesto simbolico, ma anche la volontà di diffondere nel mondo del calcio – spesso etichettato come “ignorante” – i valori della cultura, della lettura e della legalità, specie in una categoria particolarmente “calda” come la Promozione.
Questo gesto, senza retorica, prova a dimostrare alle tante società sportive che hanno paura di giocare a Scampia, che ad accoglierli non ci saranno babyboss o i Savastano, ma una società che tra i propri pilastri e obiettivi ha la riqualificazione del territorio anche a livello d’immagine. I volumi saranno donati dalla casa editrice di Scampia, Marotta&Cafiero editori, che da anni promuove sul territorio letteratura d’impegno civile e sociale, con volumi stampati su carta riciclata certificata, con inchiostri non inquinanti e colle senza plastificanti.
Il primo libro donato dal capitano Giuseppe Sbrescia agli avversari della Puteolana 1902 sarà “Ecomafia” oltre 200 pagine di report, dati e inchieste sugli ecoreati che stanno avvelenando l’Italia. Un testo che sembra voler dire, in questo momento così difficile dal punto di vista ambientale per i cittadini di Scampia, costretti a respirare aria contaminata dai roghi tossici, che la cittadinanza non si arrende e racconta, promuove e denuncia anche attraverso una semplice partita di pallone.