Omicidio Ruggiero, svolta nelle indagini: altri due complici nel massacro


Nuova svolta nell’omicidio di Vincenzo Ruggiero, ucciso brutalmente dal rivale d’amore Ciro Guarente: oltre a lui, altre due persone avrebbero partecipato al massacro. Si tratta di due pregiudicati di Ponticelli, già conosciuti alle forze dell’ordine, che avrebbero aiutato l’assassino a nascondere il cadavere della giovane vittima.

Appena la settimana scorsa gli investigatori arrivarono alla scoperta di un nuovo pozzo degli orrori, accanto al garage di via Scarpetta a Ponticelli, dove sarebbe avvenuta un’altra fase del macabro delitto: furono stati infatti il braccio e la testa, appartenenti molto probabilmente al 25enne attivista gay.

Secondo una ricostruzione, fatta dai poliziotti, dopo aver fatto a pezzi Vincenzo, Ciro Guarente avrebbe usato quella stanza per far colare i resti del corpo, successivamente al massacro. Inoltre prima di provare a murare la vittima, Guarente avrebbe raccolto i pezzi di Vincenzo, messi in tre sacchetti neri bucherellati e posizionati sulla botola per far scorrere il sangue.

Un omicidio cruento e quasi surreale che la polizia sta ancora ricostruendo. Oltre al movente passionale, la gelosia per la ex Heven Grimaldi, spunterebbe anche una pista economica: come ha raccontato lo stesso Guarente, avrebbe prestato dei soldi alla vittima che voleva indietro.


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