Per la prima volta cinque scuole italiane, quattro pubbliche e una privata, hanno superato le selezioni internazionali, entrando a far parte della rete globale delle “scuole changemaker” di Ashoka, un’organizzazione non profit che riunisce gli imprenditori sociali di tutto il mondo. A far entrare le cinque scuole italiane nella lista sono stati i metodi didattici innovativi e ambiziosi che le contraddistingue. Avranno il compito di guidare le altre scuole italiane verso il cambiamento.
Sabato 16 settembre la premiazione a Milano, entrando così nella classifica dei 200 istituti all’avanguardia censiti da Ashoka in oltre 30 Paesi del mondo. Le scuole scelte sono: l’istituto Ettore Majorana di Brindisi, l’istituto comprensivo San Giorgio di Mantova, il Collegio del Mondo unito dell’Adriatico di Duino, la scuola Città Pestalozzi di Firenze e il Liceo Attilio Bertolucci di Parma. Queste scuole sono all’avanguardia per i mediti digitali adottati e in grado di rompere gli schemi della didattica tradizionale.
Le classiche lezioni sostituite con dibattiti e lezioni tra pari, bambini di quattro anni che fanno lezioni ai loro coetanei. Non c’è l’utilizzo di quaderni o libri, ma si studia con tablet e supporti tecnologici di ogni tipo. L’istituto di Brindisi, il Majorana, è la prima scuola a usare l’oculus rift, e sono state addirittura eliminate le cattedre, al centro dell’aula c’è un’agorà dove gli studenti presentano i propri lavori, uno spazio poi è riservato al montaggio dei video e un altro al relax. L’istituto ha anche lanciato un progetto “Book in Progress” che permette ai docenti di collaborare tra loro per produrre i libri di testo, anche in formato digitale.
Nel liceo di Parma, invece, vengono proposte attività extrascolastiche come fab lab, stampa 3d, coding, ma anche l’orto nel giardino della scuola. Nell’istituto di Mantova, si trova addirittura un’aula feng shui. Inoltre la scuola mantovana è una delle poche d’Italia ad avvalersi della collaborazione di volontari in servizio civile per assistere gli alunni con bisogni educativi speciali. A Mantova si fa l’Erasmus già alle medie, a Parma alle superiori. A Duino, l’unica privata delle cinque, vivono e studiano insieme più di 180 studenti provenienti da 80 Paesi diversi del mondo.
Le 5 italiane selezionate sono state scelte dopo un lavoro di mappatura iniziato nel 2015 attraverso la tecnica della snowball analysis, un sistema di segnalazioni a catena che si basa su interviste in 200 istituti che, da Nord a Sud, sono stati selezionati per capacità innovativa. Nessuna scuola campana nella lista, questo è un monito per far si che le scuole campane ma anche del resto d’Italia si adeguino ai tempi cambiati e all’innovazione.
Fonte: orizzontescuola.it