Denunciò sui social di essere stata stuprata a Chiaia: 37enne ha inventato tutto


Lo scorso 26 luglio una 37enne siciliana, reduce da un breve soggiorno a Napoli, sul suo profilo Facebook raccontò di essere stata stuprata a Chiaia, nell’androne del B&B dove alloggiava. La sua denuncia, resa sui social con dovizia di particolari, scatenò giustamente l’ira e la solidarietà degli utenti, in un periodo in cui l’Italia tutta era (ma in fondo lo è ancora) scossa dai tanti casi di femminicidio e violenza.

Due mesi dopo, come scrive La Repubblica, grazie a indagini approfondite, la polizia ha appurato che la donna non ha subito alcuno stupro, e che il racconto da lei reso è solo frutto della sua fantasia.

Gli inquirenti, infatti, hanno smontato, punto dopo punto, tutta la tesi della 37enne: Camilla (questo il suo nome), infatti, spiegò di essere stata violentata mentre andava a buttare la spazzatura, nel buio dell’androne del B&B, da tre uomini sui 25 anni. In realtà, le telecamere non hanno mostrato il passaggio di nessuno che si avvicinasse alla descrizione della donna e la spazzatura non è mai stata portata giù prima della sua partenza. In più, il cortile non è mai completamente al buio, grazie a due crepuscolari con timer che si illuminano ad ogni passaggio umano.

Ora la donna, che non aveva mai presentato una denuncia alle autorità, è accusata di simulazione di reato. 


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