Ha spiazzato tutti il vescovo di Avellino, monsignore Arturo Aiello, che durante un incontro nella chiesa dei frati francescani di Santa Maria delle Grazie, ha lanciato questa provocazione: “Cosa bisogna fare per risollevarla questa città? È quello che chiedo anche a voi. Che ci voglia una iniezione di Viagra?”.
Nonostante sia stata un’evidente battuta per scuotere tutti i fedeli presenti, ha destato certamente qualche perplessità l’affermazione del vescovo. Qualcuno ha riso e qualcuno è stato destabilizzato, nessuno si può certo aspettare parole del genere pronunciate da un uomo di fede.
Probabilmente monsignore Aiello voleva ottenere proprio l’attenzione di tutti i cittadini sullo stato in cui versa la città, si legge su Repubblica.it: “La mattina mi affaccio dal mio balcone di piazza Libertà e mi chiedo perché Avellino è ridotta così…”.
Inoltre il vescovo ha discusso del tema dell’immigrazione citando Marx: “Ai migranti dobbiamo assicurare una possibilità e non solo il pane. Sapete come finiva il Capitale di Carlo Marx? Con una frase poeticissima. Quella sul bisogno dell’uomo: il pane e le rose, il necessario ma anche il superfluo”.
Per concludere in bellezza Aiello ha citato una canzone di De Andrè e ha suonato alla chitarra un brano di Luigi Tenco “Vedrai, vedrai”. Non sono mancati gli applausi di tutti, segno che i fedeli hanno capito il senso del discorso del vescovo e la sua modernità nel proporre brani non tipicamente “ecclesiastici”.