Prova a salvare il salvabile il Comune di Napoli, anche se l’azienda dei trasporti napoletani, Anm, – come raccontato ieri – sarebbe considerata tecnicamente fallita. Varato, infatti, un piano presentato ai sindacati nella notte tra giovedì e venerdì, che prevede tre punti fondamentali: risanamento, corse dei bus e modalità di vendita e acquisto dei biglietti.
Niente più corse degli autobus verso alcune zone della periferia napoletana e dei comuni della provincia, quali Portici, Ercolano o Marano. Quest’ultimi paesi, e molti altri, saranno serviti da aziende cui sono state vendute le tratte in questione, EavBus e Ctp. Questo uno dei principali perni del piano al momento solo abbozzato dal Comune e verbalizzato dai rappresentati dei lavoratori.
Altra novità riguarderà, poi, – nel caso in cui la contrattazione dovesse andare a buon fine – i biglietti: saranno venduti sugli stessi mezzi di trasporto e sarà probabilmente lo stesso conducente ad occuparsene.
Ma certamente il perno del tentativo di non mandare in totale fallimento l’Anm, e di salvaguardare almeno alcuni posti di lavoro, riguarda un prolungamento dei costi di risanamento che dagli iniziali tre anni passerebbe a cinque. Si andrebbe così a interessare il quinquennio 2018-2023.
Tutto ciò – come racconta l’edizione odierna de IlMattino.it – sarà nuovamente discusso lunedì sera, quando ci sarà un nuovo incontro tra sindacati, Anm e Comune. Previsto, inoltre, per il giorno seguente anche un incontro tra il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.