Secondo l’ultima classifica dei crimini commessi in Italia, stilata dal Ministero dell’Interno per il Sole24Ore, la città più pericolosa del nostro Paese è Milano. Nel 2016, infatti, si è registrata la maggiore incidenza di reati ogni 100 abitanti (7.375 illeciti all’anno, che corrispondono a circa 650 al giorno). Dopo la città meneghina c’è Rimini con 7023. La media nazionale, invece, è di circa 4.105.
Per quanto riguarda Napoli, la città partenopea è quella “con il maggior numero di omicidi (162 tra commessi e tentati). Al capoluogo campano va anche il record di rapine per 100 abitanti (+9%), anche se la Questura segnala tra gennaio e settembre un calo del 17%. Forte flessione del numero di omicidi ogni 100 mila abitanti a Vibo valentia (48%)“.
Quindi, ricapitoliamo, nonostante i numeri non felici di Napoli, la città più pericolosa è invece Milano. Detto ciò, stupisce (ma neanche troppo), che l’emittente “Rete Veneta” abbia accostato Vicenza a Napoli con la solita naturalezza ingiustificata.
Durante il Tg Vicenza, infatti, è andato in onda un servizio con questo sottotitolo: “Furti d’appartamento, più a Vicenza che a Napoli”. Secondo il giornalista, i furti in appartamento a Vicenza sono tanti, troppi rispetto ad altre città. “Per esempio- c’è scritto sul sito della Tv – si registra il doppio dei furti in appartamento confronto a Napoli. In cambio diminuiscono tutti i reati più gravi”.
La città partenopea usata ancora come metro di paragone nonostante da tempo – nel caso specifico dei furti – non vi siano i numeri a supporto.
Napoli assurta a simbolo della criminalità in un Paese in cui, quest’ultima, è invece diffusa a grappolo e non identificabile in un unico luogo.
IL SERVIZIO
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