È stato scoperto come nascono l’oro e il platino, ed ancora una volta anche Napoli ha contribuito alla scoperta. L’Istituto nazionale di fisica nucleare e l’Istituto nazionale di Astrofisica, insieme con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Napoli “Federico II”, hanno condotto un’importante ricerca su come si formano i due metalli, di cui si conoscevano fino ad oggi solo modelli che non fornivano risposte certe.
La risposta alla domanda “Come nascono l’oro e il platino?” è arrivata grazie all’osservazione di un evento avvenuto a circa 130 milioni di anni luce da noi, alla periferia di una galassia chiamata con la siglaNGC4993: ovvero una fusione di due stelle di neutroni.
Questo fenomeno è stato osservato per la prima volta sia con le onde gravitazionali sia con la radiazione elettromagnetica dai telescopi a terra e nello spazio. Come si legge su Repubblica.it, i ricercatori di Napoli, fondatori anche del progetto Virgo che ha permesso la scoperta delle onde gravitazionali, hanno spiegato oggi le prospettive di questa importante scoperta.
“La scoperta è stata realizzata grazie alla sinergia tra i due Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (l’Osservatorio Ligo) negli Stati Uniti insieme al rivelatore Virgo, in Italia, abbinata alle osservazioni e alle indagini nella banda elettromagnetica ottenute da 70 telescopi a terra, e osservatori spaziali”.
Ancora una volta c’è stata grande collaborazione tra i due gruppi, americani e napoletani. Le stelle di neutroni che si sono scontrate, così, non hanno solo risolto il mistero delle onde gravitazionali ma anche quello della formazione dell’oro, del platino e di quasi la metà di tutti i metalli più pesanti del ferro.
Cosa sono le stelle di neutroni? Sono stelle più piccole e dense e si formano quando stelle di grandi dimensioni (molto più grandi anche del Sole per intenderci) esplodono in supernovae, collassano e spezzano i nuclei in protoni e neutroni.
La scoperta è stata presentata oggi in conferenza stampa mondiale a Washington mentre a Napoli, nella sede del Dipartimento di Fisica, Ettore Pancini e i ricercatori di Virgo, Luciano Di Fiore, i professori Leopoldo Miano e Fabrizio Barone, e poi il prof Enrico Calloni, membro del comitato congiunto internazionale che verifica tutti i lavori dei vari gruppi di ricerca, il prof Rosario De Rosa, responsabile locale di uno dei segmenti della ricerca, spiegavano cosa comporterà questa ricerca.