Sono Domitilla De Luca Bossa del liceo classico Garibaldi, e Marcello Calì del liceo classico Umberto I, i due giovani napoletani finalisti delle Olimpiadi di Italiano che si tengono a Firenze e che sono promosse dal Ministero dell’Istruzione e dall’Accademia della Crusca, i cui linguisti, insieme a quelli dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana, sono coloro che hanno formulato le 20 domande che costituiscono la prova in questione.
Se entrambi i ragazzi sono accomunati dall’amore per la lingua italiana, e sono inorriditi dall’uso di abbreviazioni (i vari “tvb”, “cmq” e così via) e di congiuntivi errati, diverse sono le loro aspirazioni: Marcello sogna di diventare ingegnere aeronautico o aerospaziale, Domitilla invece vorrebbe intraprendere la carriera letteraria.