Reporter fino all’ultimo respiro. Il male non lo aveva piegato. Guglielmo Esposito, 63 anni,storica firma del fotogiornalismo italiano e napoletano, aveva reagito come al solito: un sorriso, una battuta, tanti, infiniti clic. Una medicina per chi aveva dedicato la vita alla fotografia, alla cronaca, al giornalismo. Al lavoro nonostante tutto, a caccia di fatti da raccontare attraverso le sue immagini mai banali, sempre frutto di una ricerca di particolari e di storie dietro volti e scenari drammatici. In prima linea, ma riservato. Testimone con la sua macchina fotografica di migliaia di eventi, dalla cronaca allo sport, dagli spettacoli alla cultura. In quaranta anni di lavoro a via Chiatamone sotto i suoi occhi è passato di tutto. Coraggioso e prudente in tutte le occasioni, anche le più pericolose. Guglielmo con le sue immagini ha raccontato Napoli, la Campania, la sua gente, i suoi luoghi, le povertà e i tesori.
Cronista di razza e di antica qualità. Era il più giovane del gruppo storico del Mattino composto da Mario Siano, Antonio Troncone, Giacomo Di Laurenzio. E ne era diventato il pupillo. E con loro fonderà la FotoSud, oggi NewFotoSud. Al Mattino era approdato con un contratto nell’agenzia fotografica di Riccardo Carbone, fotoreporter del Mattino, una volta terminata la scuola di fotografia dell’istituto Casanova. Poi la parentesi del servizio di leva, quindi il rientro nell’agenzia proprio quando, di lì a poco, cessò la collaborazione con Il Mattino. E Guglielmo, con i suoi tre compagni di una vita lavorativa intraprese la nuova avventura nella Fotosud. Per il giornale venivano affidati a lui i servizi più importanti, le storie più difficili, le missioni più delicate.
Cronaca e sport le sue grandi passioni. Sempre al seguito della squadra del Napoli, anche all’ultimo ritiro, a Dimaro, quando la sua malattia si era già manifestata, per raccontare il nuovo allenatore, la nuova formazione, i nuovi beniamini della città. Dinanzi a personaggi complicati sapeva conquistarsi fiducia e simpatia, facile al dialogo e alla comprensione, rispettoso di tutti, mai iroso, anche quando mostrava i denti e la determinazione.
A tarda sera un tweet del sindaco de Magistris: «Hai scattato la tua ultima foto, Guglielmo Esposito ma resterai per sempre l’occhio attento di Napoli. Un commosso abbraccio ai suoi cari, alla grande famiglia dei fotografi napoletani e al Mattino».
Un uomo semplice, buono, legatissimo alla famiglia, la moglie Silvia e i figli Renato e Manuela che stanno ripercorrendo le sue tappe lavorative. Legato indissolubilmente al «suo» giornale. E a tutti noi che ora lo piangiamo. Ci mancherà.
I funerali si terranno venerdì mattina nella chiesa di San Ferdinando in piazza Trieste e Trento a Napoli alle ore 11. L’arrivo del feretro alle ore 9.
«Hai scattato la tua ultima foto, Guglielmo Esposito – ha scritto su twitter De Magistris – ma resterai per sempre l’occhio attento di Napoli. Un commosso abbraccio ai suoi cari, alla grande famiglia dei fotografi napoletani e al Mattino».
Qui accanto sono visibili alcuni significativi fotoreportage di Guglielmo Esposito.
Le sue grandi passioni: la cronaca, il sociale, lo sport.
Il dolore ed il ricordo del vescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe.
«Sono rimasto colpito e rattristato dalla notizia dalla prematura scomparsa di Guglielmo Esposito» ha scritto l’arcivescovo, cardinale Crescenzio Sepe. «Quante volte, in questi miei sette anni vissuti a Napoli, ci siamo incontrati anche se solo attraverso uno sguardo, un saluto, una parola di circostanza, il suo studiare il mio agire e un suo invito a farmi “colpire” dal suo magistrale scatto», ha proseguito il cardinale Sepe.
«Un professionista attento, scrupoloso, intelligente. Con lui Napoli perde un figlio impegnato e serio. Il giornalismo perde una figura bella e preziosa. Mentre rivolgo preghiere a Dio misericordioso perchè accolga l’anima di Guglielmo nella sua gloria e lenisca il dolore della moglie e dei figli, ai quali voglio esprimere la mia affettuosa vicinanza, rivolgo sentite espressioni di partecipazione al lutto della grande famiglia dei fotoreporter e dei giornalisti di Napoli e, in particolare de Il Mattino».
Fonte: Il Mattino