Il Csm: “Bisogna togliere i figli a camorristi e mafiosi”


Napoli – Il Csm, Consiglio superiore della magistratura, l’organo di autogoverno della magistratura italiana, ha dato parere favorevole alla revoca della patria potestà a quei genitori affiliati ai clan di matrice mafiosa.

La sesta commissione del Csm ha infatti inviato una risoluzione ai presidenti di Camera e Senato, alla commissione antimafia e al Ministro della Giustizia un documento nel quale pone l’accento sull’importanza di rimuovere i minori da quelle famiglie che fanno crescere i figli nella cultura camorristica e mafiosa, con lo scopo di favorire la riflessione sullo stato e sulle conseguenze personali e sociali delle condotte delle famiglie mafiose che negano l’adolescenza ai propri figli, inserendoli sin dalla tenera età nelle dinamiche criminose dell’associazione mafiosa, tanto da poter essere considerate a tutti gli effetti famiglie maltrattanti.

Quasi sempre, infatti, i figli di affiliati alle famiglie mafiose assistono a discorsi o alla commissione dei reati, a volte partecipandovi attivamente. È il caso per esempio di quei bambini usati per spacciare droga, che dal confezionamento delle dosi alla consegna del “prodotto” ai clienti hanno un ruolo essenziale dato loro proprio dai genitori.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI