Cresce l’emigrazione dei laureati e diplomati del Sud: i dati allarmanti


Dicono che gli italiani sono mammoni, soprattutto i ragazzi del Sud Italia, eppure i dati sull’emigrazione dicono il contrario: secondo la Svimez, dal 2002 al 2015 il saldo migratorio netto dei laureati segnava -198mila, una tendenza che continua a rafforzarsi e a coinvolgere oggi anche i ragazzi diplomati.

Non è una novità l’emigrazione dei giovani dal Sud verso il Nord: i nostri antenati hanno da sempre emigrato in cerca di un lavoro e di un posto migliore nel mondo. Oggi però si parla di “nuova emigrazione intellettuale”, ovvero sono i laureandi e i laureati quelli che maggiormente cercano fortuna al Nord.

Molti giovani ancor prima di laurearsi cercano di trovare un lavoro al Settentrione, consapevoli che al Sud le opportunità sono poche. È un dato però che ci deve allarmare: le conseguenze, infatti, potrebbero essere un impoverimento culturale del Mezzogiorno, un flusso di competenze, di talenti e di geni tolti al Meridione e “donati” al Settentrione.
Questa “fuga” dei cervelli è destinata, così, ad influenzare anche la vita civile, amministrativa e politica.

Altro dato che spiega Giuseppe Provenzano, vicedirettore della Svimez, che leggiamo su ilcorriere.it, è la scelta dei neodiplomati del Sud di svolgere il percorso universitario fuori dalla propria città di origine, nonostante gli ottimi atenei presenti nel Meridione. Questo dovuto anche ai trasporti: è molto più facile oggi, grazie alle tariffe low cost, raggiungere Torino, Milano e altre città del Nord, che per esempio un’ università della Calabria o della Puglia.

Ne viene fuori “un gatto che si mangia la coda”, perchè più immatricolati fuori vuol dire meno introiti per gli atenei e di conseguenza servizi meno curati e reputazione compromessa.

Forse, però, c’è ancora una speranza per il Sud Italia e lo dimostrano tre giovani imprenditori che hanno messo su da zero tre aziende ad alto contenuto tecnologico a Marcianise, a Monopoli e a Potenza. Una scommessa su cui nessuno credeva e che invece li ha portati al successo.


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