Un’aggressione ad Ostia è avvenuta qualche giorno fa contro una troupe Rai, per un servizio della trasmissione “Nemo”, da parte del fratello del boss Carmine Spada, che ha pestato brutalmente l’inviato Daniele Piervincenzi.
Un episodio gravissimo che ha sconvolto l’opinione pubblica, soprattutto perché avvenuto in una zona che è poco “raccontata” dai media. Le persone sono “bombardate” di notizie negative provenienti da luoghi diversi, tristemente noti per la delinquenza.
Eppure, come ha sottolineato Roberto Saviano in un post su Facebook e in un’intervista, Ostia non è da meno. Ostia è esattamente come Scampia, come Corleone e come tutte le zone periferiche d’Italia, da Nord a Sud.
Il giornalista aggredito ha raccontato ai microfoni di Rai Uno la sua esperienza e la sua delusione: “Non me l’aspettavo – racconta sotto choc -, ma ci tornei perché è una città che ha bisogno di essere raccontata“.
“Non è la prima volta che racconto storie di mafia, – ha continuato – sono andato in Sicilia, in Calabria e a Napoli spesso, ma lì sai a cosa vai incontro ma trovarlo ad Ostia fa impressione“. Come se la gente fosse abituata a sentir parlare di violenza e atteggiamenti di delinquenza in queste zone del Sud, mentre luoghi come Ostia ne sono immuni. Lo era fino a pochi giorni fa, quando quasi si nascondeva la situazione della periferia romana, zona “di mafia e di intimidazione, di racket e di riciclaggio”, come l’ha definita Saviano.
Clicca qui per il video (dal minuto 1.50)!