Ancora molte ombre sulla vicenda di Rosa di Domenico, la 15enne scomparsa da Sant’Antimo lo scorso 24 maggio. Ma gli inquirenti hanno individuato il pakistano Alì Qasib e hanno ricostruito la sua vita negli ultimi mesi.
Ritenuto il responsabile dell’allontanamento della giovane, probabile vittima di un adescamento, è stato seguito e intercettato dalla Polizia, tre Procure e reparti investigativi europei. Dalle indagini è emerso che la ragazzina fu portata via a bordo di un furgone guidato da un connazionale di Alì e si potrebbe così spiegare anche una possibile rete di contatti che avrebbero protetto il pakistano.
Stando a quanto riferisce ilmattino.it, avrebbe trascorso mesi in Francia, in Belgio e, soprattutto, in Germania. Ieri mattina i genitori di Rosa si sono recati a Brescia e avrebbero avuto un faccia a faccia con i parenti di Alì, che avrebbero confermato che il figlio era in compagnia della ragazza in quei giorni in cui si è allontanata dalla casa paterna.
Da due mesi la famiglia sta seguendo l’evolversi della vicenda sul ritrovamento in Francia di un cadavere carbonizzato che potrebbe appartenere a una bambina di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Un caso che rimane ancora misterioso e che ancora non prevede per il pakistano un mandato di cattura internazionale.