Era uscito di casa per ritirare un certificato medico per suo fratello, ma a casa non è più tornato. Due giorni fa, mentre passeggiava tranquillamente tra piazza Cavour e via Foria, un 17enne è stato aggredito senza motivo da quattro delinquenti. Un’aggressione feroce e a volto scoperto: a turno, nel giro di 3-4 minuti, gli hanno inferto venti coltellate, l’ultima alla gola, con cui credevano di ucciderlo.
Il 17enne non è morto, ma è stato trasportato in ospedale in condizioni gravissime, e salvato per miracolo. Su Il Mattino, è stata la mamma a raccontare quegli attimi terribili, dalla telefonata alla corsa sul posto, dove ha visto suo figlio riverso in un lago di sangue:
“Ero a casa, bussa il mio cellulare. La voce di uno sconosciuto mi racconta che è accaduto qualcosa a mio figlio, “niente di grave”, anzi mi invita a stare tranquilla ma mi sollecita a raggiungerlo quanto prima. Ci ho messo pochissimo ma mentre camminavo continuavo a chiedermi che cosa potesse essere successo. La prima cosa che ho visto sono stati i lampeggianti delle macchine della polizia. E poi gente che andava e veniva. Mi sono fatta largo tra la folla sperando di incontrare mio figlio: Arturo invece era a terra, in un lago di sangue e con una mano si stringeva il collo come a cercare di bloccare l’emorragia. Nei pochi minuti di lucidità prima di perdere conoscenza è riuscito solo a dirmi che era stato provocato e aggredito senza ragione da quattro ragazzini più piccoli di lui. Poi è arrivata l’ambulanza e lo hanno portato via”.
Una scena agghiacciante che la donna non potrà mai dimenticare, e che la spinge a lanciare un appello contro gli aggressori di suo figlio: “Sappiate che in giro ci sono quattro bestie criminali che potrebbero sgozzare chiunque. Bisogna fermarli a tutti i costi. Vi prego fatelo prima che sia troppo tardi altrimenti avrò difficoltà a continuare a credere nella giustizia e nella legalità”.
Ora il ragazzo è ancora in ospedale, ma è fuori pericolo.