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Napoli. AppleMets Hair, il farmaco a base di melannurca che combatte la calvizie

Si chiama “AppleMets Hair”, è un integratore a base di “Melannurca campana” (o mela annurca) entrato in commercio dopo mesi di sperimentazione, è stato messo a punto grazie al lavoro dei ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, da tempo impegnati nell’analisi di polifenoli e altre sostanze benefiche presenti nell’appetitosa melannurca. Q

uesta qualità di mela, di Identità geografica protetta (Igp), la cui coltivazione si è andata diffondendo nel secolo scorso nelle aree giuglianese-aversana e successivamente nel maddalonese e beneventana, nel nocerino, e, in tutta l’area dell’alto casertano, stando ai dati forniti nell’attività di ricerca dovrebbe essere in grado grado di contrastare la caduta dei capelli, sia negli uomini che nelle donne.

L’ AppleMets Hair viene commercializzato con le seguenti caratteristiche “Integratore alimentare tricologico a base di estratto di mela annurca campana IGP (Malus pumila Miller cultivar Annurca) ricco in procianidine B2 con selenio, zinco e biotina”.

Contrastare l’alopecia androgenetica, ovvero il diratamento del cuoio capelluto non è l’unica proprietà virtuosa della melannurca, sulla base di altri esperimenti effettuati dagli stessi studiosi partenopei emerge che i preparati a base di estratti di mela riescono a ridurre quasi del 30 percento i livelli di colesterolo complessivo, aumentando contestualmente la quantità colesterolo buono (HDL).

Uno specifico gruppo di polifenoli, le cosiddette procianidine, le cui concentrazioni nella Mela Annurca Campana Igp sono di molto superiori a quelle di qualunque tipo di mela sarebbero alla base di tante proprietà salutari. Da tempo questa qualità di mela è rinomata per le sue proprietà benefiche, la sua particolarità consiste nel cosiddetto periodo di “arrossamento”, ovvero un passaggio intermedio consistente in un processo di maturazione a terra che avviene in apposite strutture chiamate melai, filari di graticci di paglia ricavata dalla trebbiatura, per essere esposti al sole dai 10 ai 15 giorni.

Gli anziani hanno sempre esaltato in Campania le virtù benefiche dell’annurca, difatti ancora oggi (l’abitudine era molto in voga a cavallo degli anni 70’/ 80′) si usa dare ai neonati e ai bambini la “grattata di mela annurca”, ossia un simil succo di melannurca con una piccola aggiunta di zucchero ( l’annurca è già discretamente dolce), un mix considerato dai nostri avi alla pari di un integratore dalle spiccate qualità nutrienti.