Cessione Milan ai cinesi: Berlusconi indagato per riciclaggio di denaro sporco
Gen 13, 2018 - Michele Di Matteo
La notizia è di quelle davvero roboanti: la Procura di Milano indaga ufficialmente sulla cessione del Milan a Yonghong Li! Ad essere sotto la lente d’ingrandimento il corposo flusso di denaro, ben 740 milioni di euro, sborsato in estate dai cinesi nelle casse di Silvio Berlusconi (presidente della società rossonera per ben 31 anni) per acquisire il Milan. Ebbene, secondo quanto riportato da La Stampa, il sospetto è che almeno parte di questa considerevole cifra in realtà sarebbe denaro posseduto illegalmente dall’ex Premier e fatto rientrare in Italia proprio attraverso questa imponente operazione finanziaria.
Numerosi erano stati già i dubbi sorti in merito alle reali potenzialità economiche del nuovo proprietario del Milan nei mesi precedenti la definitiva cessione, con in particolare un articolo del New York Times che sottolineava quanto Yonghong Li fosse poco conosciuto non solo in Italia ma persino nella stessa Cina, dove la sua principale fonte di introiti – la Guizhou Fuquan Group – non sarebbe risultata poi così redditizia.
Proprio per questo motivo l’avvocato di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, aveva presentato alla Procura una documentazione attestante la lecita provenienza dei soldi che sarebbero confluiti nella casse del suo assistito. Una mossa andata anche a buon fine, visti poi gli esiti positivi di tutta l’operazione, tornata però ad essere messa in discussione nelle ultimissime ore, con scenari davvero preoccupanti sia per Berlusconi e Yonghong Li, sia per gli stessi tifosi del glorioso club meneghino.