Nell’Italia del Grande Fratello, dell’Isola dei Famosi e di molti altri reality, stupisce che un programma divulgativo come quello di Alberto Angela, proposto in prima serata su Rai 1, vinca su tutti battendo ogni record.
Entusiasmo da tutte le parti, social impazziti per il paleontologo più famoso e, possiamo dirlo con certezza, più amato d’Italia. È un segno tangibile che gli italiani amano le loro “meraviglie” anche se qualche volta non se ne prendono troppa cura. Hanno sete di conoscenza, vogliono imparare, indagare, sapere tutto.
Eppure la tv di Stato propone pochi programmi di divulgazione scientifica. Se non ci fossero Angela padre e Angela figlio, chi ci parlerebbe della Reggia di Caserta, del Cenacolo di Leonardo da Vinci o delle curiosità scientifiche? Eppure le tv a pagamento, per esempio Sky, puntano molto su questo genere di programmi anche se spesso sono format americani. Questo è un punto interessante su cui riflettere.
Mentre in America fanno programmi su Ercolano, Pompei, Roma, presentati da studiosi americani (archeologi, storici dell’arte) in Italia invece abbiamo pochi divulgatori professionisti che mettono a disposizione le proprie competenze.
Altro punto fondamentale è l’orario della messa in onda di certi programmi. “Ulisse” e “Passaggio a Nord-Ovest”, programmi di Alberto Angela, sono trasmessi in giorni e orari non consueti: l’uno il sabato sera dove esclude di fatto i giovani che, si sa, tendono a trascorrerlo fuori casa; l’altro il sabato pomeriggio che ancora una volta non tiene conto dell’accessibilità di tutti.
Altro esperimento andato a buon fine, dove si parlava del “petrolio” di Napoli è il programma omonimo “Petrolio” andato in onda il 28 luglio scorso, in prima serata su Rai 1 vincendo su tutti i concorrenti. Non ha fatto i numeri di “Meraviglie” ma certamente gli italiani lo hanno preferito su tutti gli altri.
Insomma l’Italia che possiede la metà del patrimonio artistico del mondo è poco protagonista delle trasmissioni tv, soprattutto nella fascia oraria serale dove la maggior parte delle persone accende la televisione anche solo per un’oretta.
Ci si augura che questo grande successo di programmi culturali possa far cambiare idea alle tv non a pagamento e prediligere la cultura in prima serata.