Enrico Mentana, direttore del tg di La7, è a Napoli per presentare il libro del presidente Anac, Raffaele Cantone: “La corruzione spuzza”, insieme al pm Henry John Woodcock.
“C’è troppa estraneità allo Stato — ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno — un’area dentro la quale vive la criminalità organizzata. E questo è il problema che deturpa Napoli. Qualcuno si offende se si parla di Gomorra. Ma se si verifica una sparatoria in un’altra parte d’Italia tutti parlano di Far West: e non per questo gli americani si offendono“.
“Napoli – ha continuato – è contemporaneamente unica al mondo per la sua bellezza. Ma è anche la città che non ha ancora debellato il morbo dell’anti Stato“.
E su Gomorra afferma che: “E’ stato un libro importante per la coscienza civile. Le serie tv sono interessanti dal punto di vista del prodotto cinematografico. Ma l’effetto di vedere crescere dei giovani che hanno come mito — non mediato dalla coscienza civile — i personaggi negativi di Gomorra, è un problema serio che ha influito sulla condizione attuale“. “Qui la necessità è di avere esempi positivi. E a Napoli, purtroppo, non è che bisogna andare in periferia per trovare chissà quali modelli deviati. Lo Stato scompare a 600 metri dal Municipio“, ha continuato.
“Napoli deve vincere la sua battaglia per il decoro. – ha concluso Mentana – E il resto d’Italia deve dimostrare di amare sul serio la città, evitando le piroette retoriche. Siccome tutti speriamo che Napoli vinca lo scudetto, occorre, nel contempo, concentrarsi e fare la propria parte. Come è accaduto a Milano che ha saputo approfittare di Expo per rilanciarsi. Speriamo che lo scudetto sia l’Expo di Napoli“.