Ieri sera, sul canale La7 è andato in onda nel programma Piazza Pulita “La guerra in testa”, un reportage esclusivo sulle baby gang di Napoli. Un tema scottante che vede gruppi di ragazzi poco più che adolescenti armeggiare coltellini e pistole senza disciplina, non avendo rispetto di niente e di nessuno.
Sono questi i protagonisti. Si riuniscono in gruppo e girano per le strade del centro storico di Napoli. Aspiranti delinquenti, ma che sembrano essere vissuti in un altro universo. Fatto solo di violenza e infanzia rubata. La loro unica aspirazione sembra appunto quella di “fare la guerra”. Non temono nulla, nemmeno le forze dell’ordine.
Lo speciale di La7 mette in evidenza una realtà fatiscente. La giornalista che conduce il servizio osserva la vita notturna di un gruppo di loro. Ma il tutto sembra enfatizzato dalle telecamere come se il piccolo gruppo lo facesse di proposito a sfoggiare tutte le proprie “doti” criminali. Ma questo non sembra essere un’attenuante per la loro vera vita, fatta di violenza e aggressività. Non vanno a scuola e combattono una guerra di sopravvivenza per rimanere vivi.
Al tempo stesso però non sembrano rendersi conto del danno che fanno alla società ed a loro stessi. Baby gang che emulano Gomorra, che hanno imparato solo ad imbracciare una pistola e a risolvere i problemi sparando ed accoltellando. Figli di una Napoli che sembra voltare la faccia ai veri problemi. Figli di famiglie criminose che hanno solo saputo insegnare il lato duro e ingiusto della vita. Figli anche loro di una società crudele.
Lo speciale andato in onda ieri sera non deve però rappresentare un caso isolato alla sola Napoli. Il fenomeno dilaga in tutta Italia ed è sintomo di una società che non riesce a vivere bene nel presente perchè travolta dà problemi gravi che sembrano essere poco risolvibili.
Di seguito il link della puntata divisa in 2 parti: