Fanno riflettere le parole dette dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, pubblicate qualche ora fa sul suo profilo pubblico di Facebook. Il sindaco parla di razzismo e delle ideologie fasciste che stanno dilagando in questi ultimi tempi. Si scaglia contro Salvini utilizzando parole forti.
“Il fascista criminale che ha sparato e ferito a Macerata, seminando il terrore, non è un folle isolato, ma il prodotto di un progetto criminale: il ritorno dell’ideologia fascista. La Costituzione e la Repubblica mettono fuori legge le organizzazioni che si ispirano all’ideologia fascista”. Si rivolge così agli episodi sempre più frequenti che si verificano nel nostro paese e che non accennano a diminuire.
“Eppure chi dovrebbe impedire – avendone l’obbligo giuridico – che operino partiti e movimenti che si ispirano a quella ideologia non lo fa. È inerte. Eppure l’ordine politico costituito fu così solerte – compresi quelli che dovrebbero agire per contrastare le organizzazioni di tipo fascista – ad attaccarci quando dicemmo NO al comizio di Salvini nella Mostra d’Oltremare di Napoli.” continua, denunciando così le ideologie fasciste che dovrebbero essere illegali e continua scagliandosi contro Salvini.
“Salvini è uno dei principali responsabili del clima di odio innescato nel nostro Paese. Noi vogliamo, invece, l’Italia coesa, solidale, giusta, unita nelle autonomie e nelle diversità. Non vogliamo l’Italia degli egoismi e dei razzismi. Le persone sono tutte diverse ma tutte uguali nei diritti e nei doveri. Hanno ripreso anche ad utilizzare il termine razza in maniera irresponsabile, vergognosa.” Parole che denunciano quindi un ritorno a quelle espressioni che hanno causato in passato tanta sofferenza al nostro paese ed al mondo intero.
“Napoli è città antifascista, medaglia d’oro al valor militare, prima città d’Europa – nelle quattro giornate del 1943 – a liberarsi dall’occupazione nazifascista con una clamorosa ribellione popolare. La Costituzione si attua, non si calpesta. Nella nostra città, ogni giorno, lottiamo per costruire comunità dell’accoglienza, della solidarietà, dell’amore, contro chi semina rancore, odio e violenza”. Elogia così Napoli, città contro odio e razzismo.
Continua parlando delle zone limitrofe “Venerdì e Sabato sono stato a Ponticelli, Miano e San Giovanni per ricordare vittime della violenza camorristica e per sostenere le ragazze e i ragazzi che vogliono far sentire il rumore del loro talento e il fragore della loro voglia di vita rispetto al botto di un colpo di pistola, la cui propolazione mediatica, spesso, è più forte e veloce della potenza dell’amore dei giovani figli di questa terra”.
Conclude poi il suo lungo e significativo post scrivendo“La nostra città vincerà – con i tantissimi combattenti della non violenza – la sfida contro le tante forme di violenza e sarà sempre in prima linea contro ogni forma di fascismo”.