In base ad un accordo pluriennale tra il ministero dei beni culturali e lo “Speed Art Museum” di Louisville, finalmente ritorna a casa il cratere di Dioniso. Il famoso vaso in ceramica è dipinto con figure rosse e raffigura Dioniso impegnato in una partita a cottabo. Esso era un gioco diffuso nel mondo dei greci e consisteva nel colpire un un bersaglio qualsiasi con l’ultima goccia di vino rimasta nel calice.
Il reperto fu creato a Paestum nel quarto secolo avanti Cristo. Fu sottratto illecitamente dagli Stati Uniti il secolo scorso. Finalmente farà ritorno alla sua città Natale. Il museo dello Speed Art ha ceduto volontariamente il calice dopo aver valutato positivamente la dimostrazione dell’avvenuto scavo illecito e della conseguente importazione esportazione illecita.
Il ministro Dario Franceschini si è detto soddisfatto, come riportato dalla repubblica.it, “La restituzione del vaso permette il ritorno in Italia di un reperto che è parte del patrimonio culturale nazionale. Il prezioso calice, come sempre avvenuto in questa legislatura in simili casi, verrà al più presto destinato alla comunità da cui è stato sottratto”.
La storia del vaso è abbastanza travagliata. Il museo dov’era esposto fu contattato nel lontano 2015 da C.T. impiegato nel progetto “Tratta di Cultura dell’Università di Glasgow”. Egli inviò al museo le copie di fotografie del calice nel corso di una perquisizione nel porto di Ginevra appartenenti ad un trafficante di antichità. Il riscontro fotografico fu accolto positivamente dal museo che contattò il Segretario Generale del Mibact a Roma in modo da poterlo restituire alla città di origine.
Sembra quindi realizzarsi il ritorno del cratere alla sua terra natia.