Da “eroe dei due mondi” a “sordido avventuriero, non estraneo alla pirateria e all’antisemitismo“. Cento e passa anni di encomi, plausi e attestazioni di stima nei confronti di Giuseppe Garibaldi rovesciati in un sol colpo da una frase della direttrice di una scuola elementare di Varsavia, intitolata proprio alla memoria di uno dei principali artefici dell’unità d’Italia. L’Istituto, infatti, si appresta – proprio per l’avversione nutrita dalla dirigente scolastica nei riguardi una delle figure più emblematiche della storia nostrana e non solo – a cambiare nome.
Una dichiarazione, quella della direttrice della scuola, apparsa su uno dei principali quotidiani polacchi, Gazeta Wyborcza, e che ha subito scatenato la reazione di Alessandro De Pedys, ambasciatore italiano nel Paese dell’est: “Parole che offendono inutilmente tutti gli italiani“.
Parole, per giunta, che stonano davvero con le motivazioni che invece avevano portato ad intitolare una scuola polacca a Giuseppe Garibaldi e alcune strade al suo luogotenente, Francesco Nullo. Proprio quest’ultimo, infatti, fu inviato dall’ “eroe dei due mondi” in Polonia nel 1863, dove trovò la morte mentre appoggiava l’insurrezione polacca contro l’oppressione della Russia zarista. Un atto di eroismo che gli sarebbe poi valsa anche l’inaugurazione di un busto davanti al Parlamento polacco nel 1939.
Un gesto d’aiuto che evidentemente alla direttrice della scuola di Varsavia non deve essere bastato, viste le sue intenzioni di reintitolare l’ istituto da lei diretto alla memoria di Jan Bytnar, eroe della resistenza nazista della capitale polacca.