Ancora polemiche attorno a Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte, negli ultimi giorni, è finito nell’occhio del ciclone a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate dopo le elezioni del 4 marzo. Sgarbi è stato sonoramente sconfitto dal leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio a Pomigliano d’Arco. Sconfitta che Sgarbi attribuisce esclusivamente alle promesse elettorali del Movimento: “Questo voto è la protesta di una parte dell’Italia non produttiva che aspetta il reddito di cittadinanza” ha affermato Sgarbi.
Polemiche, però, anche per un altro motivo. Vincenzo Di Fiore, pizzaiolo di Acerra, ha accusato il noto critico d’arte di non aver pagato un conto di 147,50 euro nel proprio locale. L’accusa viene lanciata durante il programma La Zanzara, in onda su Radio 24.
Sgarbi, stando al racconto del pizzaiolo, si sarebbe presentato con altre 13 persone. Ma, a fine serata, se ne sarebbe andato senza pagare nulla: “Credevo si stesse alzando per dirigersi alla cassa, invece in un batter d’occhio si sono dileguati tutti. Nessuno ha pagato“.
Alle accuse lanciate da Di Fiore, ha replicato il diretto interessato: “Nessuno ha portato il conto – ha tuonato a telefono Vittorio Sgarbi, durante la puntata de La Zanzara – eravamo in sei, con Cristicchi. Chiedessero il conto a Cristicchi. Hanno chiesto fotografie, selfie e video a me. Mi paghino i selfie e non facciano gli spiritosi in quella città. Sono gentaglia. Hanno fatto otto, dieci foto con me e non hanno avuto il tempo di chiedermi il conto. Gentaglia“.