Il sindaco di Napoli non resiste e sbotta sui social. Lo sfogo di De Magistris è forte e diretto a chi sta facendo di tutto per mettere in ginocchio una città che ha già scontato le sue pene e i suoi peccati. Una Napoli che sta vivendo grazie anche ad una politica pulita, una rinascita sociale, culturale e anche civile. Eppure c’è qualcuno che dai piani alti non smette di mettere i bastoni tra le ruote. Ecco quanto si legge dal profilo personale del sindaco:
“Ho ereditato sette anni fa una città sostanzialmente in dissesto: senza soldi, sommersa da debiti, invasa dai rifiuti, profondamente depressa, travolta dalla questione morale e dall’intreccio tra affari, politica e camorra. Ci siamo caricati una croce quasi impossibile da sopportare. Tra le infinite cose che abbiamo dovuto affrontare abbiamo lavorato tantissimo sulla finanza locale, sui conti, sui bilanci. Più superavamo ostacoli e più ce li mettevano. Come un videogioco istituzionale crudele. Non abbiamo mai mollato, perché amiamo Napoli e sappiamo di essere dalla parte della Giustizia e della legalità costituzionale. Abbiamo eliminato consulenze esterne, tutti gli sprechi, le spese inutili. E quando ormai non sanno più come diavolo fare per fermare la rivoluzione napoletana, sapendo che finalmente possiamo accelerare avendo risanato i conti, ti fanno cadere addosso due meteoriti istituzionali”
I meteoriti a cui fa riferimento De Magistris sono i debiti contratti dallo Stato per il il commissariamento post-terremoto nel 1981 e quello sull’emergenza rifiuti di circa dieci anni fa. Due debiti, che come De Magistris sottolinea nel suo sfogo social, peserà sulle tasche del comune e dei cittadini napoletani nonostante in entrambi i casi il pagante dovrebbe essere lo Stato e soprattutto dopo che il sindaco magistrato durante la sua sindacatura abbia ripulito la città dai rifiuti. E infatti scrive: “Noi che abbiamo ripulito la città dai rifiuti, dalla politica inquinata, dai bilanci truccati, dobbiamo pagare per debiti dello Stato contratti nelle due stagioni più permeate dall’intreccio affari, politica e camorra: il post-terremoto e l’emergenza rifiuti. Come a dire che i ladri rimangono impuniti e le guardie pagano. Un mondo alla rovescia. Una ingiustizia enorme e violenta”.
E’ chiaro che la legislatura debba fare la sua parte, chiarendo e introducendo leggi che tutelano i Comuni dai debiti storici e soprattutto li liberi dalle catene di un pagamento obbligato che ha tutte le caratteristiche di essere illecito e soprattutto contro ogni logica. Conclude infine De Magistris, con una sua opinione personale sulla questione, a tratti polemica ma in sostanza giusta: “Abbiamo rotto il Sistema e la Città è arrivata troppo in alto senza soldi e con ostacoli altissimi e durissimi. Hanno il timore che saliamo in testa volando sempre più in alto. Se ti attaccano con questa violenza scatta il diritto alla resistenza, se vogliono colpire ed affondare una città, i suoi abitanti ed i suoi rappresentanti democraticamente eletti scatta anche il diritto al contrattacco. Lotteremo fino a quando sarà necessario per un unico risultato: la Vittoria!”.