Altri retroscena sono emersi dalla strage di Cisterna durante la puntata di ieri sera di Chi l’ha visto? che ha fatto nascere tante domande, dubbi, in particolare sulla tempestività dell’azione dei carabinieri quel 28 febbraio scorso. Sembra che le due bambine purtroppo fossero sveglie quando il padre le ha puntato la pistola contro, addirittura la più piccola si sarebbe coperta con un lenzuolo.
Martina e Alessia hanno visto quel padre che le ha messe al mondo toglierle anche la stessa vita. Molte perplessità ci sono anche sull’intervento dei carabinieri in quel drammatico giorno. Per ben 7 ore le forze dell’ordine hanno cercato di trattare con Luigi Capasso pensando che le figlie fossero vive ma il tempo trascorreva inesorabile. Appena giunti a Cisterna, i Gis sono saliti al secondo piano davanti al portone di casa.
Solitamente i Gis hanno in dotazione uno strumento che rileva il calore fisico delle persone vive, ci si chiede se sia stato utilizzato per capire se c’era una delle due figlie vive all’interno della abitazione. Secondo Chi l’ha visto, una delle due bambine era viva perchè era stata rilevata la presenza di due persone, una è Luigi Capasso l’altra non poteva che essere una delle figlie.
Sembra che una signora del palazzo di fronte ha sentito tra le 5.30 e le 6.00, con molta probabilità Alessia, urlare, implorare e forse accusare il padre che avrebbe detto: “Allora è colpa mia”. Poi si sentono gli spari ripetuti. Ci si chiede dunque se all’arrivo dei carabinieri Alessia e Martina fossero vive e se una delle due potesse essere salvata.