Con un doppio epilogo tragico si è conclusa la vicenda della mamma uccisa mentre accompagnava la figlia a scuola. Imma Villani è stata uccisa dal marito Pasquale Vitiello, a sua volta trovato in mattinata senza vita nei pressi della scuola elementare dove è avvenuto l’omicidio della donna. L’uomo si è suicidato utilizzando la stessa pistola con la quale ha tolto la vita alla moglie e subito dopo l’esecuzione della donna. I carabinieri sono riusciti a rinvenire il cadavere grazie alla localizzazione satellitare del telefonino dell’uomo.
Ormai anche alla Polizia la ricostruzione della vicenda è chiara. I due coniugi erano in lite ormai da diverso tempo a causa di incomprensioni e scontri che stavano portando alla rottura del loro matrimonio. Infatti la donna già da quasi due settimane aveva deciso di lasciare il tetto coniugale a Terzigno per trasferirsi presso la residenza del padre a Boscoreale. Un boccone amaro da digerire per il marito, che in un raptus di gelosia e rabbia ha ucciso la moglie davanti gli occhi di genitori e bambini presenti presso la scuola elementare della figlia. Prima una violenta colluttazione con offese verbali e poi il colpo mortale sferrato alla tempia della donna con la pistola.
La gelosia è sicuramente tra i moventi dell’uccisione. Ma la Polizia ha ritrovato ben venti lettere nella casa di Terzigno che ha subito messo sotto sequestro, come conferma il Corriere del Mezzogiorno. La speranza è che in quelle righe scritte da Pasquale si possano trovare altre prove che confermano le tesi già fatte dagli inquirenti. Inoltre in una di queste lettere emerge una frase davvero eloquente ed evocativa: la volontà di Pasquale di farsi giustizia da solo. Una giustizia che aveva già sfiorato il 4 Marzo quando aggredì la moglie in compagnia della madre. Dalla denuncia fatta da Imma quel giorno la suocera cercò addirittura di strangolarla mentre il marito la picchiava. Ma Imma se la cavò con qualche lesione superficiale e solo una frattura al braccio.
Sempre da un’analisi superficiale delle venti lettere è chiaro non solo la premeditazione dell’omicidio, ma sono presenti diverse lettere destinate ad un amico e altre per la figlia che avrebbe dovuto leggere una volta cresciuta.
Ora la piccola orfana Arianna di 9 anni è stata affidata ai familiari della madre ed è seguita da una equipe di medici e psicologi per prepararla alla tremenda notizia.