Un sistema di trasporti che colleghi gli scavi di Pompei con il territorio vesuviano e napoletano. Il progetto è ambizioso e punta a costruire nuove opportunità di occupazione intorno al sito archeologico più famoso d’Italia. E’ questo l’obiettivo del ministro Dario Franceschini, che ha messo a punto il “Piano strategico per lo sviluppo della buffer zone”, dove “buffer zone” sta per la fascia di protezione individuata dall’Unesco attorno ai siti di Pompei, Ercolano e Oplontis. Esso comprende nove Comuni: Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Ercolano, Pompei, Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco e Trecase.
I ministeri di Beni Culturali e Coesione territoriale, la Regione, la Città metropolitana e i sindaci e gli amministratori dei nove Comuni hanno dato l’ok al piano: “Si apre ora una fase importante – spiega a La Repubblica il generale dei carabinieri Mauro Cipolletta – il Contratto di sviluppo consente di attingere su più fronti a diverse fonti di finanziamento. Disponiamo di 10 milioni per fare i progetti e contribuire a costruire un sistema integrato culturale e paesaggistico”.
I punti principali del progetto sono quattro: migliorare le vie di accesso e interconnessione ai siti archeologici; il recupero ambientale dei paesaggi degradati; la riqualificazione urbana; la promozione e sollecitazione di erogazioni liberali e sponsorizzazioni e la creazione di forme di partenariato pubblico-privato.
Si punterà soprattutto sulle infrastrutture: ferrovie, strade ma anche sistemi di accoglienza.