Lo scorso 19 febbraio fu aggredita dalla mamma di una sua alunna, che la afferrò per il collo sbattendole ripetutamente la testa contro il muro. Oggi, Maria Rosaria Belardo, maestra dell’Istituto De Amicis di Succivo, è pronta a ricominciare. Ieri insegnanti e alunni dell’Istituto dove lavora la donna sono scesi in strada per manifestarle solidarietà.
Lei ringrazia: “Voglio ringraziare tutti per l’organizzazione di queste manifestazioni – le parole riportate da Repubblica -. Quello che mi è chiaro, intanto, è stato lo svilimento della figura dell’insegnante. Si è rotto il rapporto idilliaco tra le parti. Chi deve farsi carico del problema della famiglia? Famiglie agiate o con problemi, hanno un unico minimo comune denominatore: la mancanza di tempo per i loro figli. Non è un atto di accusa, ma una constatazione. Non si presentano ai colloqui, arrivano puntualmente in ritardo la mattina. Poi, però, trovano la soluzione più efficace, più diretta, per venire a manifestare il loro dissenso. Chi deve farsi carico di questa crisi?”.
Intanto la maestra è stata convocata per una controquerela: “Vedremo il da farsi. Ma voglio salutarvi con una frase di un libro di Gianrico Carofiglio: “I problemi per affrontarli bisogna conoscerli e bisogna mettere a volte i piedi nel fango, ma non bisogna perdere di vista i valori e la bussola morale che deve azionare tutto il nostro operato”. Ecco – dice la maestra – Io i piedi nel fango ce li ho messi. Ora si tratta di ricominciare e so che non sono sola”.