La spiaggia di Coroglio cerca di rinascere nonostante le mancate bonifiche. Gli operai, in tutto erano dieci, hanno lavorato per circa sei ore sotto la pioggia con l’aiuto di una gru; tuttavia, spiega il segretario dell’Autorità portuale Emilio Squillante, i rifiuti sono troppi e non bastano 6 ore; si prevede perciò un’ intera settimana di ripulitura.
Per adesso i rifiuti sono stati raccolti e selezionati, successivamente bisognerà smaltire una parte di rifiuti trovata sull’arenile. Oltre ai rifiuti semplici sono stati ritrovati lungo la spiaggia anche rifiuti speciali; per quanto riguarda quest’ultimi si procederà alla smaltimento attraverso le aziende competenti.
Tra i rifiuti sono stati trovati materassi, barche, vetro, legno e frigoriferi; oltretutto, affinchè ci possa essere la giusta procedura di smaltimento di tali rifiuti speciali, bisognerà utilizzare una quantità di denaro molto elevato.
Si sta cercando di riprendere l’intero tratto di spiaggia tra il pontile di Nisida e parte dell’edificio distrutto di Città della Scienza, anche se molteplici sono i dubbi sull’effettivo luogo di ricostruzione del museo della scienza.
Per quanto concerne la spiaggia, necessita di una bonifica; il mare non è balneabile e numerosi sono i lidi abusivi che hanno origine nel periodo estivo. Afferma Squillante, che bisogna tenere presente la vigilanza dopo le operazioni di pulizia: “Ci stiamo concentrando insieme al Comune per garantire la sorveglianza al sito – annuncia Squillante – ho chiesto una riunione con il prefetto Francesco Musolino per chiedere un presidio di forze dell’ordine (…); necessaria la sorveglianza, altrimenti noi puliremo e gli altri continueranno a sporcare, a sversare ingombranti e rifiuti speciali“.