Sono nella bufera gli autori del programma televisivo “E poi c’è Cattelan“, in onda il mercoledì in seconda serata su Sky Uno, per il nome dato ad un gioco, “Ultimo Mango a Parigi”, che consiste nell’indovinare il titolo di un film contenente una parola sbagliata. Lo show televisivo è stato accusato per aver scelto il cantante Pino Mango e la sua morte per aiutare i concorrenti.
La cosa è tornata utile al concorrente, ma la gag non è andata giù ai tanti fan di Mango e soprattutto al fratello del cantante, Armando (che a poche ore di distanza perse anche il fratello maggiore Giovanni), che ha espresso il suo disappunto con un post su Facebook: “Ma che satira sarebbe questa? Non aggiungo parole a tutto questo schifo che ha origini lontane, vergogna. Da dove comincia questa bella satira della morte? Ma lasciali perdere questi parassiti venduti a Milano”.