Pozzuoli, riapre il Duomo cinquant’anni dopo l’incendio che lo devastò
Mag 05, 2014 - Emanuela Mastrocinque
Si attende con ansia la riapertura del Duomo di Pozzuoli che ancora oggi, rappresenta il principale luogo di culto per l’intero rione Terra che, dai Campi Flegrei, si estende fino ai quartieri occidentali di Napoli.
Un luogo di culto importante finalmente pronto a ritornare ai suoi antichi splendori dopo 50 anni di silenzio, degrado ed abbandono.
Il monsignor Gennaro Pascarella (Vescovo di Pozzuoli) si dimostra orgoglioso e compiaciuto della situazione dichiarando che: “Per la Diocesi la Cattedrale è un punto di riferimento simbolico importante. A pochi giorni dall’apertura alcune parrocchie stanno già organizzando pellegrinaggi alla Cattedrale previsti subito l’apertura fissata per l’11 maggio“.
Una riapertura simbolica, oltre che necessaria, in grado di dare nuova vita all’antica rocca di Pozzuoli disabitata dal 1970 a causa del bradisismo prima e del terremoto dell’80 poi, eventi che costrinsero i cittadini all’evacuazione.
Il monsignore continua: “La Cattedrale era lì, il cuore pulsante della vita civile e religiosa della città, il bradisismo e il terremoto hanno costretto la gente a lasciarlo. Da tanti anni il rione Terra è stato prima un deserto e, poi, un cantiere. La riconsegna e l’apertura della Cattedrale è solo il primo passo verso la restituzione alla città di tutto il rione Terra. I lavori di restauro hanno portato a valorizzare tutte le fasi storiche che l’edificio cattedrale ha attraversato”.
A devastare la Basilica Cattedrale di San Procolo Martire, un incendio che nel 1964 coinvolse l’intero complesso religioso. La riapertura avverrà a seguito della processione in partenza dalla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, con il successivo rito di benedizione e successiva Santa Messa nella Cattedrale. “I vescovi miei predecessori hanno desiderato e si sono impegnati per poter di nuovo ritornare a celebrare nella Chiesa madre della diocesi. Anch’io in questi dieci anni di presenza a Pozzuoli ho fortemente desiderato di poter celebrare nella Cattedrale. E’ arrivato finalmente il momento, che mi riempie di gioia” conclude il Vescovo.