Da archeologa ho finalmente capito il significato più profondo della fisica nucleare. Riuscire a riconoscere la presenza di stanze sotterranee all’interno delle Piramidi egiziane. E’ l’esempio citato oggi durante la presentazione del rilevatore di raggi cosmici presso la sala del Real Museo mineralogico – Centri musei delle scienze naturali e fisiche di Napoli. Il rilevatore ideato da un tecnico napoletano, Attanasio Candela e realizzato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), installato dai fisici della sezione dell’INFN di Napoli con gli ingegneri di ANM (Azienda napoletana mobilità) nel tunnel a 40 metri di profondità della stazione toledo della linea1 metronapoli.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania, la prima sperimentata in Italia in un luogo pubblico, consiste nell’installazione di un telescopio che rileva in tempo reale particelle invisibili, i raggi cosmici, che arrivano in continuazione sulla terra sprigionate dal sole o dalle stelle o addirittura dai primi istanti della vita dell’universo. Centinaia di queste particelle ci attraversano ogni secondo arrivando anche a grandi profondità nel sottosuolo.
Il telescopio è stato inaugurato alle ore 12 presso la stazione metropolitana Toledo dal sindaco Luigi De Magistris, alla presenza del vicepresidente della Giunta Regionale Campania Guido Trombetti, il presidente INFN, Fernando Ferroni e dell’amministratore delegato di ANM Spa, Alberto Ramaglia. Grande partecipazione non solo dei media ma anche delle giovani fasce d’età.
Il rilevatore è in funzione da oggi presso la stazione Toledo della linea1 della metronapoli.
Siate affamati di conoscenza.
Foto Francesca Perna