Ancora attimi di tensione contro il personale del 118 a Napoli. Stavolta lo scenario dell’aggressione è stato il parcheggio di una discoteca di Coroglio, dove un gruppo di persone hanno circondato un’ambulanza e minacciato il personale al suo interno, pronto ad assistere un ragazzo ubriaco. L’aggressione sarebbe stata giustificata dalla richiesta, all’ambulanza, di occuparsi prima di un altro ragazzo, rimasto gravemente ferito in un incidente stradale avvenuto nella stessa zona.
Il fatto è stato denunciato su Facebook dalla pagina ‘Nessuno tocchi Ippocrate‘ che ha parlato di ‘folla inferocita’ che ‘aggredisce la postazione S. Paolo’, per la trentaquattresima aggressione del 2018. Tuttavia, la prima ambulanza giunta sul posto ha prima assistito e condotto al Cardarelli il conducente del veicolo che aveva avuto l’incidente, mentre per il ragazzo ubriaco è arrivata una nuova “macchina” dei sanitari.
Sempre un’aggressione ad un’ambulanza, nei giorni scorsi, è stata al centro di una forte polemica, soprattutto per le parole pronunciate dal presidente dell’Ordine dei Medici, Silvestro Scotti, che ha commentato il fatto paragonando Napoli a Raqqa, città siriana distrutta dalle guerre e sotto la morsa dell’Isis.
La polemica è nata perchè in effetti l’aggressione che ha scatenato il commento infelice di Scotti risultò essere una “fake news“, cosa che ha indignato il sindaco Luigi de Magistris: “Trovo che sia una frase infelice e inqualificabile, che dimostra una totale mancanza di rispetto e sensibilità nei confronti della città di Raqqa. Equiparare le due città rischia di non creare l’attenzione massima che invece deve esserci. Forse ci si dovrebbe chiedere perché in sanità si taglia, dove finiscono i soldi, perché si spreca e non prendersela contro una città complessa ma molto più sicura di tante altre e dove le forze dell’ordine svolgono un grande lavoro“.