Il rancore non serve, la rabbia sì, ma solo se dà benzina a un cambiamento. È quello che si sono proposti ieri centinaia di giovani e meno giovani nella maratona “Corri contro la violenza” tenutasi in piazza Plebiscito a Napoli. 5km, duemila iscrizioni, un unico obiettivo: dire stop alla violenza.
A organizzare la manifestazione è stata Maria Luisa Iavarone, madre di Arturo, il 17enne aggredito brutalmente nel periodo natalizio, con la sua associazione Artur. Grande successo per l’iniziativa, che ha beneficiato di patrocini importanti (Comune di Napoli e Coni su tutti) e visto anche la passerella del sindaco De Magistris e dell’assessore Ciro Borriello, oltre che quella dell’ex nuotatore Massimiliano Rosolino (che ha corso con gli altri partecipanti).
Ai nastri di partenza Arturo, visibilmente emozionato, ed Emanuele, un altro ragazzo aggredito dalle baby gang.
Il ricavato finanzierà la partecipazione ad un campo estivo sportivo di 20 ragazzi a rischio.
Una mattinata di sole, sport e sano sudore. Napoli ha risposto sì al richiamo di una ribellione pacifica. Un grande segnale a chi sporca di sangue e vergogna questa città.
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