Terminati i lavori di recupero di un tratto di via Arena alla Sanità, per giovedì 31 maggio 2018, alle ore 19, è prevista l’inaugurazione dell’installazione luminosa dedicata al Principe della risata Totò. I lavori di recupero, partiti grazie a un’idea del pasticciere Ciro “Poppella”, sono stati attivati mediante il procedimento “Adotta una Strada” normato dall’assessorato all’Urbanistica del Comune di Napoli.
Circa 30 commercianti che hanno attività in questo tratto di strada, assieme all’intera rete di commercianti del rione Sanità e alla fondazione di comunità san Gennaro onlus, hanno “adottato” un tratto di via Arena alla Sanità per renderlo più sicuro e accogliente per i cittadini e i tanti turisti che vivono e abitano il quartiere. I lavori di recupero sono stati realizzati dalla cooperativa sociale Officina dei Talenti, coordinati da Nicola Flora (DiARC, Facoltà di Architettura di Napoli), ed hanno avuto un costo di circa di 30. 000 euro, stanziati anche attraverso la produzione cinematografica della serie Netflix “Sens8“.
L’installazione luminosa “core analfabeta“, che verrà posizionata in alto, sul tratto iniziale di Borgo dei Vergini, è stata realizzata da Tiziano Corbelli. Ogni riga dell’opera misura dai 4 ai 5 metri ed è alta circa 70 cm. L’istallazione è inspirata alla poesia di Totò “Core analfabeta”. Per l’istallazione della poesia di luce il costo totale è stato di 4.500 euro di cui 2.200 donati da sostenitori privati e 2.300 dalla fondazione di comunità san Gennaro onlus.
«Si pensa a Totò sempre e solo come attore, ma il Principe era anche un grande poeta – ha spiegato l’artista Corbelli-. “Core analfabeta” è stata scritta pensando a un cuore giovane e che va incontro all’amore. La forza evidenziata in questi versi nutre una valenza prettamente pedagogica e per questo motivo vorrei che fosse dedicata a tutti i bambini del Rione Sanità e di Napoli. Parole come Scuola, Imparare, Scrivere, Leggere e Amore, sono intrinseche di significato ed essendo luminose illumineranno i pensieri donando riflessioni e amore. Totò torna simbolicamente nei luoghi della sua infanzia facendo esaltare una grande verità come la consapevolezza e il necessario bisogno di tornare a fare ricerca dentro di noi».