Enzo Avitabile ricorda Pino: “A 16 anni suonavo con lui in una grotta alla Sanità”
Giu 07, 2018 - Redazione
Oggi finalmente lo stadio San Paolo si riempirà di ospiti eccezionali per il concerto tributo a Pino Daniele. Tra i grandi artisti che omaggeranno il cantautore partenopeo scomparso ci sarà anche Enzo Avitabile. Alla Repubblica ha rilasciato un’intervista dove ha parlato del suo rapporto con Pino.
Il cantante e sassofonista napoletano si dice emozionato nel proporre i brani di Pino e promette che ci metterà quel trasporto e quella passione dei suoi esordi. Ha conosciuto Pino a soli 16 anni quando suonavano insieme nello stesso gruppo i Batracomiomachia: “Quando Pino ed io suonavamo da ragazzi nella grotta del rione Sanità eravamo pieni di sogni, volevamo fare concerti in giro per il mondo, eravamo alla ricerca di un suono nuovo, parlavamo in uno slang napoletano, molto diffuso tra i musicisti, la “parlesia”.
“Erano gli anni di piombo ma anche della rivoluzione culturale, succedevano un sacco di cose, c’era movimento per le strade, manifestazioni. Insomma, gli anni ’70, che si ricreava ogni volta che Pino ed io ci siamo visti anche negli anni seguenti”.
Avitabile svela che duetterà al sax con James Senese, accompagnati da da Tullio De Piscopo, Toni Esposito, Gigi De Rienzo e Ernesto Vitolo. Mentre con Francesco De Gregori regaleranno una versione “napoletana” del brano “Generale”.
Con Pino continua: “Siamo stati sempre amici allo stesso modo, in maniera schietta e sincera: anche quando non eravamo d’accordo ci dicevamo tutto, parlavamo di tutto, ci raccontavamo barzellette, avevamo un rapporto molto confidenziale. Tutte le volte che ci incontravamo per mangiare insieme o fare una chiacchierata, sembrava che il tempo non fosse mai passato da quelle prove di 40 anni prima alla Sanità”.
“Un grande musicista, un suono che arriva nel mondo, che va oltre la definizione, una perla della musica. Credo che il concerto di stasera sia un momento importante, è fondamentale una rilettura della sua musica nella contemporaneità. Non è solo un tributo, ma la dimostrazione che la musica non è razionale: tutti canteremo con il cuore per Pino come vuole Dio. Lui ha scritto e realizzato canzoni e arrangiamenti in maniera stupenda, e noi, come abbiamo fatto altre volte, cercheremo di suonare al meglio le cose meravigliose che lui ha creato”.