Sant’Antonio Abate – Conto alla rovescia partito per “Oro Rosso”, la festa del pomodoro e della sua tradizione che si svolge annualmente a Sant’Antonio Abate. Dal 6 all’8 luglio prossimi, al centro parrocchiale Santa Maria Rosa Nova grande festa per l’ortaggio tipico di questi luoghi. L’evento gode del patrocinio del Comune e della collaborazione della locale condotta Slow Food.
Tre giorni di gastronomia e musica per finanziare le attività della struttura di via Paolo Borsellino che è diventato un punto di ritrovo creativo per diverse fasce d’età giovanili. Pallacanestro, pallavolo, musica, doposcuola, progetto orto, socializzazione perché la speranza si coltiva e si applica. Un esempio quello di don Salvatore che induce a interrogarsi su che cosa oggi significa Chiesa. L’anno scorso, la manifestazione ha avuto un flusso di visitatori pari a migliaia di persone.
Il segreto del successo è facile da comprendere per chi si è trovato a partecipare almeno una volta. Chi arriva tra via Borsellino e via Cavour si ritrova catapultato indietro nel tempo e come in un amarcord ritornano alla mente le immagini rimosse per inseguire la società della telecomunicazioni. Riti, miti, lavorazione domestica dei pomodori durante la stagione estiva, insalate condite con tutti i prodotti della terra e mangiate insieme a tutti gli abitanti della corte, la solidarietà del vicinato.
Nel periodo della kermesse il paese si ferma e omaggia il pomodoro, l’ortaggio principe della cucina. La zona dedicata diventa una mostra a cielo aperto di cibo, arte, tradizioni, artigianato locale, menù casalinghi. Taglio del nastro venerdì 6 luglio per un tuffo nei ricordi e nei sapori delle nostri origini.