La stagione balneare non è iniziata proprio nel migliore dei modi per alcune spiagge della Campania. Infatti, secondo alcuni rilevamenti effettuati da Arpac, su alcuni tratti della costa campana, risulta sopra i livelli consentiti la presenza di batteri che rivelano una contaminazione del mare da scarichi fecali e mette a rischio la balneazione.
Dalla costiera sorrentina fino alle isole di Procida e Ischia, in alcuni tratti di mare sono stati rilevati, ad esempio, ben 2005 unità di batteri in 100 millilitri. Un dato allarmante se si pensa che il limite è di 500 unità. I tecnici, che nei prossimi giorni effettueranno nuovi rilevamenti, hanno anche denunciato la presenza di schiume e rifiuti galleggianti.
Ad essere “colpite” dai batteri le spiagge Scutolo e Purgatorio, di Meta di Sorrento, ma anche la spiaggia di San Francesco, nel comune di Sant’Agnello (dove la presenza era 10 volte il limite massimo). Problemi anche per la spiaggia del Cimitero, a Procida, e ai Maronti, nel comune di Barano d’Ischia.
Per questa forma di inquinamento potrebbero finire sotto accusa chi si occupa della manutenzione e pulizia delle vasche del troppo pieno che avrebbero potuto causare lo sversamento in mare di liquami. Infatti, dall’Arpac, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, fanno sapere che “nei giorni dei prelievi ed in quelli immediatamente precedenti non si sono verificati temporali tali da giustificare l’entrata in funzione degli sfioratoi di troppo pieno, quelli che immettono a mare acque di fogna, in caso di piogge torrenziali ed in proporzioni con le acque bianche stabilite dalla legge, per evitare danni alle condotte“.