Un duro colpo è stato dato ieri al clan Rega, operante a Brusciano, dai Carabinieri che ne hanno arrestato sei esponenti. I sei fermati sono stati accusati di estorsione, aggravata da maltrattamenti ai danni dei commercianti, letteralmente terrorizzati. A far giungere i suoi complimenti alle forze dell’ordine, con un post su Facebook, è stato il parroco di Brusciano don Salvatore Purcaro che ha così intitolato il suo intervento: “Ai camorristi dico: svegliatevi, pentitevi, convertitevi, prima che vi sveglino i carabinieri all’alba per arrestarvi”. Il titolo è tutto un programma e raccoglie bene il monito lanciato. Infatti, il post se da un lato ha raccolto subito consensi, dall’altro ha scatenato l’ira funesta dei familiari dei sei arrestati che hanno apertamente insultato e minacciato il sacerdote.
Don Purcaro, ricordando le sue parole anti-clan urlate nella notte di Natale, ha spiegato che vuole “scuotere dal sonno gli uomini e le donne della malavita“. “A voi voglio parlare ‘cuore a cuore’ – ha scritto – come un padre che sente dolore per i figli che sbagliano. Vi conosco, per me non siete solo anonime abrasioni di una piaga sociale, il vostro volto a me non appare ombreggiato dalla tutela della privacy o della paura. Ho visto i vostri occhi pieni di lacrime quando abbiamo celebrato i funerali dei vostri cari defunti. Ho stretto le vostre mani quando vi ho augurato di essere bravi genitori dopo il battesimo dei vostri figli. Ho ascoltato la vostra preoccupazione quando avete temuto che i controlli oncologici potessero andare male ed ho cercato di farvi capire che la camorra è già un tumore che minaccia la vita del vostro corpo. A voi stanotte voglio gridare, svegliatevi da questo sonno“.
Poi, sottolineando la continua e necessaria opera d’indagine delle forze dell’ordine, dice: “è necessario che paghiate quando le vostre responsabilità saranno accertate. Il mio compito di sacerdote, tuttavia, non è portarvi in carcere, ma portarvi in paradiso. È per questo che vi imploro: convertitevi! Non potete dormire sonni tranquilli sapendo che la droga che importate e spacciate sta bruciando decine di giovani e padri di famiglia“.
Infine, continua a scrivere parole chiare e precise che mirano senza ombra di dubbio a scuotere le coscienze, citando anche il primo libro di Samuele, contenuto nell’Antico Testamento: “Non potete dormire sonni tranquilli sapendo che i commercianti non riescono più a pagare le vostre estorsioni e devono abbassare la serranda. Non potete dormire sonni tranquilli quando prestate i soldi alla povera gente, che, con il cappio alla gola del dover pagare una bolletta, viene a chiedervi cento euro e dopo un mese dovrà restituirvene duecentocinquanta in più. Vi aspetto, siete ancora in tempo, nel nostro paese siamo in faida: chi sta decidendo la morte del rivale di clan, sta preparando a sua volta la propria. Voglio sognare con voi che da domani su tutti i giornali, apparirà il riscatto del nostro paese e potremo leggere come titolo la citazione di un cantico dell’Antico Testamento: Brusciano: «L’arco dei forti si è spezzato, ma i deboli sono pieni di vigore» (1Sam 2, 4)“.
Questo il post di don Salvatore Purcaro: