Angelo Vassallo, il sindaco pescatore, ucciso brutalmente in un agguato, è uno dei simboli ed esempi di legalità e onestà. Un uomo politico che con il suo lavoro ha sempre cercato di restituire al Comune di Pollica dignità e speranza, cercando di mettere fine alle illegalità e alle violenze perpetrate da alcuni delinquenti. In particolare prima di morire il sindaco stava combattendo la durissima battaglia contro gli spacciatori, cercando di mettere fine alla illecita circolazione di sostanze stupefacenti.
Un uomo che come è chiaro, dava fastidio ai potenti. Che hanno ben pensato di mettere fine alla sua vita nel Settembre 2010. Dopo anni di indagini e di interrogatori non si è mai riusciti ad arrivare ad una soluzione. Al punto tale che il caso è stato archiviato.
Ma la famiglia non ha mai smesso di chiedere e cercare la verità e non ha mai accettato il silenzio della Procura. Quindi dopo diverse manifestazioni, la pratica è stata riaperta anche grazie a nuovi indizi, strade e ipotesi che conducono ad un nuovo possibile indagato.
Il presunto colpevole sarebbe Lazzaro Cioffi, ex brigadiere dei Carabinieri, come riporta La Repubblica. L’uomo è in carcere da diversi mesi in quanto accusato di aver stretto contatti con boss del narcotraffico e di aver intrattenuto e nascosto diverse attività illecite. Cioffi in realtà non è un nome nuovo nell’inchiesta Vassallo, infatti già nel 20011 venne ascoltato perchè alcuni testimoni affermarono della sua complicità nell’omicidio. Ma senza prove concrete venne depennato dal registro degli indagati.
Ora i sospetti verso Cioffi riprendono forma e forza. Infatti secondo le ultime indiscrezioni di alcuni pentiti, l’ex brigadiere avrebbe avuto un ruolo centrale nell’omicidio.