Arriva a Napoli il primo catamarano completamente accessibile alle persone con disabilità. Dal 12 al 15 luglio 2018 farà la sua decima tappa nella città partenopea il WOW – Wheels on Waves, il progetto che promuove attraverso questa imbarcazione i diritti delle persone affette da disabilità.
Un catamarano esclusivo senza barriere architettoniche, un tour che prevede 15 tappe nei principali porti italiani e la volontà di sensibilizzare il pubblico verso la progettazione di oggetti, luoghi e città accessibili a tutti: questi sono gli ingredienti del progetto WOW – Wheels on Waves promosso dall’associazione onlus Lo Spirito di Stella.
Da aprile ad ottobre il catamarano ospiterà un pubblico eterogeneo dalle diverse abilità fisiche, cognitive e sensoriali, puntando, da un lato a rompere tutte le barriere mentali che condizionano la visione degli spazi e dall’altro a promuovere un’architettura universale alla portata di ogni possibile utente, sia esso un adulto, un bambino, un anziano o un disabile motorio o sensoriale.
“Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto WOW – spiega Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia – per le sue finalità divulgative e di sensibilizzazione anche nei confronti dei nostri Partner e progettisti. L’iniziativa è un invito ad ampliare la visione della progettazione perché pone la questione delle barriere architettoniche in termini propositivi, al fine di sensibilizzare il pubblico e gli addetti ai lavori allo sviluppo di soluzioni e spazi accessibili, non solo utilizzabili da chiunque, ma anche accoglienti e facili da usare”.
“Rendere un ambiente ‘universale’ significa renderlo confortevole, sicuro e qualitativamente migliore per tutti i potenziali utilizzatori, indipendentemente dall’età, dal sesso, dal background culturale e dalle capacità fisiche e sensoriali”.
“La progettazione accessibile, infatti, è un argomento che deve essere trattato su ampia scala: interessa sicuramenti gli spazi urbani, gli ambienti pubblici e i mezzi di trasporto, ma più in generale tutti gli edifici, non ultimi quelli domestici”.