Antonio Canova in mostra a Napoli: quali sono le 6 statue da ammirare
Lug 15, 2018 - Claudia Ausilio
Museo Archeologico di Napoli eccellenza e delizia campana, da oggi si arricchisce ancor più di prestigio. Infatti è stato siglato un accordo con l’Ermitage di San Pietroburgo nel segno di Antonio Canova: da marzo 2019 ci sarà la mostra “Canova e l’antico”.
Venerdì scorso i due direttori Michail Piotrovsky e Paolo Giulierini hanno anticipato i prestiti: da San Pietroburgo arriveranno sei capolavori come il ‘Genio della morte’ , la ‘Danzatrice’, ‘Ebe stante’, il famoso ‘Amorino alato’, il gruppo marmoreo di ‘Amore e Psiche Stanti’, ‘Le Tre Grazie’ simbolo di bellezza e icona di Canova nel mondo.
Dall’Ermitage arriverà anche la grande statua romana dell”Ermafrodito dormiente’ del lll-l secolo a.C e il gruppo bronzeo di ‘Ercole e Lica’. Ricordiamo che il Mann vanta già nello scalone monumentale, la grande statua di Canova che ritrae Ferdinando di Borbone come “Minerva” (sotto in foto).
Antonio Canova (Possagno, 1º novembre 1757 – Venezia, 13 ottobre 1822) è stato uno scultore e pittore italiano, ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura e soprannominato per questo “il nuovo Fidia”.
Vicino alle teorie neoclassiche di Winckelmann e Mengs, Canova ebbe prestigiosi committenti, dagli Asburgo ai Borbone, dalla corte pontificia a Napoleone, sino ad arrivare alla nobiltà veneta, romana e russa. Tra le sue opere più note si ricordano Amore e Psiche, Teseo sul Minotauro, Adone e Venere, Ebe, Le tre Grazie, il Monumento funerario a Maria Cristina d’Austria e Paolina Borghese.
“Dieci anni della mia vita pur d’essere lo scultore del Cristo Velato”, disse lo scultore della magnifica ed ammiratissima scultura di Giuseppe Sanmartino conservata al Museo Cappella di Sansevero.